Stéphane CANTIN

Pittore, Disegnatore, Collagista | Francia

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Stéphane Cantin è nato nel 1973. È autodidatta e ha iniziato a dipingere una decina di anni fa. Attraverso i suoi dipinti propone di guardare il mondo che ci circonda non come una pausa in un momento specifico ma come un viaggio temporale che dovrebbe portare a una riflessione attorno ai 3 tempi: passato, presente e futuro. Utilizza principalmente la pittura acrilica, il collage materico e l'acquerello. Forme geometriche pulite sono dipinte. I colori molteplici e accesi segnano le diverse e mutevoli sensazioni vissute dall'oggetto studiato. Ciascuno dei colori è posizionato 3 volte, formando triangoli che conferiscono stabilità all'insieme e una sensazione di gioiosa armonia. La presenza di articoli di stampa in alcune sue produzioni è lì sia per collocare l'opera nella sua contemporaneità ma anche per ricordare l'importanza di una stampa e di una produzione artistica libera, dando a tutti la possibilità di osservare e comprendere liberamente il mondo.

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JO Paris 2024

In questa serie, in costruzione, Stéphane Cantin presenta tutti gli sport che verranno praticati durante i Giochi Olimpici del 2024 che si svolgeranno a Parigi. Ci permette anche di mettere in discussione il posto dello sport nella nostra società, la pratica dello sport, il posto delle donne nello sport,;;; attraverso vari articoli di stampa. È nel 2019 che nascerà il primo dipinto "Balletto". Gli atleti entrano nell'arena. Che lo spettacolo abbia inizio. "Cyclists" nel 2019, "Volleyball" e poi "Breakdance" nel giugno 2020 inizieranno questa serie. Durante le Olimpiadi del 2020, Stéphane avrà poi un'idea che dà a questa serie qualcosa di unico: utilizzare solo articoli del "giornale di squadra" scritti durante le Olimpiadi del 2020. Comprerà quindi tutti questi giornali, quindi si prenderà il tempo necessario per riflettere sulla creazione di questa serie che non sarà definitivamente terminata fino al 2024.

page.alt — Acrilico, Collage su Tela - 61x50cm

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Voyage en mer

Il mare, le grandi imbarcazioni (barche o monumenti), le grandi regate veliche sono da sempre fonte di sogni e interrogativi. Vi propongo qui di non guardarli in un dato momento come sono, ma come oggetti o eventi che si sono evoluti e che continueranno ad evolversi nel tempo.

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Monuments de mon enfance

L'architettura è sempre stata una passione per Stéphane Cantin. Quando visita un vecchio edificio, non può fare a meno di immaginare la vita che potrebbe aver avuto. Stéphane quindi vi propone qui, non di guardare questi monumenti, che lo hanno personalmente colpito, come lo sono ora, ma, come edifici che si sono evoluti nel tempo dalla prima pietra alla loro vita odierna. . I colori simboleggiano qui le molteplici vite del monumento, dalla sua nascita ad oggi, e gli articoli di giornale arrivano a situarlo in una problematica contemporanea.

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Abstrait ?

In questa serie, Stéphane Cantin dà uno sguardo alla società che lo circonda e cerca di mostrarla per come la vede lui. Le opere non sono qui per rispondere a domande ma per interrogarsi con l'artista sulla società in cui viviamo. Questa serie, come le altre, non è definitivamente chiusa e si arricchirà nel tempo.

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Au bout du monde

La serie alla fine del mondo nasce da una domanda che tutti, giovani o meno giovani, si pongono per tutta la vita: “Cosa c'è dopo, dietro, domani, oltre. ..?”. Questa domanda spesso porta spesso alla domanda: “E prima, com'era? “, riferendosi in definitiva al presente. Anche questa serie è costruita attorno al numero 3. Mette in scena sempre nella stessa cornice un oggetto, una cosa, un'azione alla volta T. Da questo punto di partenza, ognuno è libero di immaginare il fronte e il dopo.